Ci sono esperienze che, senza preavviso, ti riempiono il cuore e ti fanno capire quanto sia essenziale partire dalle basi, dal principio, dal momento in cui lo stupore è ancora intatto e la mente è aperta, curiosa e senza barriere.

Qualche settimana fa ho avuto l’incredibile opportunità di insegnare a una classe di terza elementare un concetto semplice ma rivoluzionario: anche noi esseri umani costruiamo le nostre case ispirandoci alla natura, proprio come fanno gli animali.
Lezione di architettura… per bambini!
Immaginatevi una classe piena di occhioni spalancati, di manine che si alzano impazienti per raccontare le loro scoperte, di risate e meraviglia. È in questo scenario che ho lanciato la prima domanda:
“Ma secondo voi, anche noi esseri umani abbiamo una tana?”
“Nooo!”, hanno esclamato in coro.
“E se vi dicessi che la nostra casa è proprio come una tana?”
Silenzio. Occhi sgranati.
Da qui è partito un viaggio alla scoperta dell’architettura ispirata alla natura, dove abbiamo parlato di come ogni animale costruisce il proprio rifugio in base alle sue necessità, scegliendo il posto giusto, i materiali migliori e la strategia più efficace per proteggersi e stare bene.
Le formiche scavano intricate città sotterranee con gallerie di ventilazione. Gli uccelli costruiscono nidi perfettamente intrecciati con rami e fili d’erba. Le lontre cercano la vicinanza dell’acqua per avere sempre cibo e sicurezza. E noi? Noi facciamo lo stesso, spesso senza rendercene conto!
L’architettura che rassicura
Abbiamo esplorato insieme un concetto fondamentale: il nostro cervello cerca istintivamente spazi in cui si sente al sicuro. Gli ambienti troppo caotici o disordinati ci mettono a disagio, mentre quelli semplici, armoniosi e naturali ci fanno sentire bene.
Quando ho chiesto: “Preferite una stanza con tanta luce o una buia e stretta?“, la risposta è stata immediata: “Con tanta luce!“.
E quando ho domandato: “E vi sentite meglio in un posto rumoroso o in uno tranquillo?“, tutti hanno scelto la tranquillità.
Senza bisogno di grandi spiegazioni, hanno capito istintivamente che l’architettura giusta non è solo estetica, ma un modo per stare bene. E che, proprio come gli animali, anche noi dobbiamo scegliere con attenzione i nostri spazi, perché influenzano il nostro umore, la nostra salute e il nostro modo di vivere.
Perché è fondamentale insegnare l’architettura ai bambini?
Insegnare ai bambini come funziona lo spazio che li circonda significa renderli consapevoli delle loro scelte future: li aiuta a sviluppare senso critico: oggi imparano a osservare, domani potranno scegliere una casa, un quartiere o una città più vivibili.
Li rende più rispettosi dell’ambiente: se capiscono che costruire male ha un impatto sulla natura, cresceranno con la consapevolezza di quanto sia importante progettare con responsabilità.
Stimola la creatività e la capacità di risolvere problemi: comprendere che ogni elemento della casa ha una funzione precisa (protezione, comfort, efficienza) li rende più attenti e ingegnosi.
E poi, insegnare ai bambini è sempre un’occasione per riscoprire la magia delle cose semplici. Guardare il mondo con i loro occhi significa tornare a meravigliarsi di ciò che ci circonda, riscoprendo che ogni casa, in fondo, è una tana costruita per proteggerci, accoglierci e farci sentire al sicuro.
Il futuro dell’architettura inizia proprio da qui, dalle scuole, dalla curiosità dei bambini. Perché se impariamo a costruire meglio fin da piccoli, forse un giorno avremo città più belle, sostenibili e a misura di tutti.
E chissà, magari tra quei bambini c’era già il futuro architetto o ingegnere che un giorno cambierà il mondo!