C’è qualcosa di profondamente significativo nel sedersi davanti a una classe internazionale di giovani che sognano di cambiare le regole del gioco. È accaduto durante il modulo Retail & Sustainability del Master in Sustainable Fashion della Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), di cui Goldmann & Partners è oggi coordinatore.

Un’esperienza che non è stata solo didattica, ma trasformativa. Per noi e, speriamo, anche per loro.

Nel cuore di questa esperienza, c’è una consapevolezza: il futuro del retail non è solo una questione di estetica, ma di etica. E la sostenibilità non può più essere un accessorio di lusso: deve essere parte integrante del progetto, fin dal primo schizzo.

Cosa significa progettare un punto vendita sostenibile oggi
Molti non sanno che anni fa i grandi marchi dell’alta moda italiana si sono ritrovati attorno a un tavolo, con un unico obiettivo: rendere i propri negozi più sostenibili, più umani, più coerenti con i tempi.
Siamo stati noi, come studio, a redigere le linee guida ufficiali della sostenibilità nel retail per la CNMI. Da quel lavoro pionieristico è nato un approccio nuovo, misurabile, condiviso. Un modo di costruire e allestire che non si accontenta di apparire, ma vuole anche fare bene.
Perché, sì, anche il bello può curare.
Secondo uno studio citato dalla NASA, un negozio progettato secondo criteri bioclimatici spinge i clienti a trattenersi più a lungo nello spazio, aumentando il senso di benessere e – sorprendentemente – anche il fatturato, con un incremento potenziale dell’1,3%. Un numero che nel mondo del lusso può spostare molto più di quanto sembri.

Formare le nuove generazioni, ispirare i brand
Durante le nostre lezioni, abbiamo parlato di psicologia ambientale, di certificazioni, di materiali, di passaporti digitali e circolarità. Ma più di tutto, abbiamo parlato di responsabilità.
Abbiamo raccontato esperienze reali, condiviso testimonianze di aziende che stanno già cambiando il modo in cui si progetta e si vive un punto vendita: da Golden Goose a Patagonia, da Diesel/OTB a Velasca.
Abbiamo cercato di far comprendere che ogni spazio è un’opportunità per esprimere un valore. Che l’aria, la luce, il suono, la temperatura non sono dettagli: sono messaggi. E che un ambiente ben progettato è, prima di tutto, un luogo dove si sta bene.

Una visione che diventa realtà
Oggi molti brand si rivolgono a noi con una richiesta chiara: aiutateci a costruire negozi che siano coerenti con i nostri valori. Non è solo una questione d’immagine. È una necessità culturale, ambientale, umana.
Per questo abbiamo deciso di portare la nostra esperienza non solo nei cantieri, ma anche nelle aule. Perché se vogliamo un futuro del lusso che sia davvero sostenibile, dobbiamo cominciare a progettarlo insieme. Con competenza, rigore, passione. E anche con un po’ di coraggio.

Vuoi scoprire cosa significa davvero progettare un retail sostenibile?

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