Il 23 settembre 2025 ha segnato una data storica nell’aviazione italiana, una delle prime al mondo ad attivarsi in tal senso: per la prima volta, due cani di grossa taglia – Moka, un Labrador di 12 anni, e Honey, un meticcio di 15 chili – hanno volato in cabina accanto alle loro proprietarie sul volo ITA Airways Milano-Roma. Senza trasportino, con pettorina e guinzaglio, comodamente sistemati sui sedili lato finestrino. Una piccola rivoluzione che racconta una storia molto più grande: quella di come stiamo ripensando il nostro rapporto con gli animali e, di conseguenza, il modo di vivere e viaggiare in maniera più consapevole.
Il cambiamento culturale prima che normativo
“È un cambiamento culturale prima ancora che normativo”, ha dichiarato Pierluigi Di Palma, presidente dell’ENAC. E ha ragione: quello che stiamo vivendo è un vero shift nel modo di concepire la famiglia e, di conseguenza, il lifestyle.
In Europa vivono circa 299 milioni di animali da compagnia, distribuiti in 139 milioni di nuclei familiari (che rappresentano il 49% delle famiglie europee). Il 56% di essi considera i propri animali domestici come membri della famiglia a tutti gli effetti.
A livello globale, più del 50% della popolazione possiede almeno un animale domestico, con una popolazione totale stimata di circa 1 miliardo di animali.
L’Italia, con quasi 65 milioni di animali domestici, si posiziona come uno dei paesi europei con maggiore presenza di pet, in linea con il trend continentale dove quasi la metà delle famiglie condivide la propria vita con un animale da compagnia. Non è più solo affetto: è un nuovo modello di abitare il mondo che include ogni membro del nucleo familiare.
Questa rivoluzione culturale si riflette anche nel modo di viaggiare e di scegliere dove soggiornare. La sostenibilità, infatti, non riguarda solo il rispetto dell’ambiente, ma anche il benessere di tutti gli esseri viventi che condividono i nostri spazi, dalle case alle cabine degli aerei.

L’Italia pioniera del travel pet-friendly
ITA Airways non si è fermata alla novità dei cani di grossa taglia. Già da giugno 2024 aveva aumentato del 25% il peso consentito per gli animali in cabina (da 8 a 10 kg), e ora introduce dimensioni più ampie per i trasportini: fino a 12 kg totali con misure massime di 40x30x24 cm. È la stessa filosofia che guida l’arredamento sostenibile: progettare spazi che non escludano, ma includano tutti gli abitanti.
Le nuove regole ENAC prevedono protocolli precisi: animali sempre accanto al finestrino, mai vicino alle uscite di emergenza, informazione preventiva a equipaggio e passeggeri, possibilità di creare “zone cuscinetto” per chi ha allergie. È l’equivalente del design universale nell’architettura: creare ambienti che funzionino per tutti, senza compromessi sulla sicurezza o il comfort.
Il mondo si adatta: dalla cabina alla suite
Mentre l’Italia fa da apripista in Europa, il trend globale è inarrestabile. Nel 2024 è nata BARK Air, la prima compagnia aerea al mondo pensata interamente per i cani, con voli da Londra a destinazioni esclusive. Negli Stati Uniti, oltre il 78% dei proprietari di animali viaggia con loro, mentre in Europa le normative si stanno rapidamente adeguando.
Ma la vera rivoluzione sta nell’ospitalità. Oltre 8 milioni di italiani sono andati in vacanza con il proprio animale nel 2025, e il 39% sceglie strutture che abbiano giardini e spazi dedicati. Gli hotel pet-friendly non si limitano più ad “accettare” gli animali: creano esperienze su misura, con menù dedicati, spa treatments, aree gioco e persino servizi di dog-sitting.
L’eleganza del rispetto (senza esagerazioni)
Attenzione però: sostenibilità significa anche equilibrio e buon senso. Il rispetto per gli animali non può trasformarsi in antropomorfizzazione estrema che, paradossalmente, li danneggia. Come mi ha raccontato il direttore di un resort quest’estate, alcune richieste sfiorano l’assurdo: barboncini che devono mangiare seduti al tavolo del ristorante, o addirittura un Chihuahua portato di nascosto a fare il bagno nella piscina della spa con l’acqua a 42 gradi, con il rischio di “lessarlo”.
Il vero lusso sostenibile è quello che rispetta la natura di ogni essere vivente: gli animali hanno bisogno di comfort e sicurezza, non di essere trasformati in umani. Le migliori strutture pet-friendly lo sanno bene: offrono spazi pensati per le loro esigenze specifiche, non per proiettare su di loro i nostri desideri o frustrazioni.

La casa che viaggia: design pet-friendly ovunque
Quello che stiamo vivendo è l’estensione del concetto di “casa sostenibile” a ogni ambiente che abitiamo, anche temporaneamente. Le strutture più innovative stanno adottando gli stessi principi dell’interior design pet-friendly domestico: materiali naturali facili da pulire, spazi fluidi indoor-outdoor, aree dedicate ma integrate nell’ambiente generale.
I migliori hotel pet-friendly oggi assomigliano alle case più all’avanguardia: pavimenti in gres porcellanato o legno trattato naturalmente, tessuti tecnici ma eleganti, giardini progettati con piante non tossiche, sistemi di ventilazione che gestiscono naturalmente odori e allergeni. È lo stesso approccio olistico che caratterizza l’abitare sostenibile contemporaneo.
Tecnologie invisibili per il benessere animale
Come nelle smart home più sofisticate, le migliori strutture pet-friendly integrano tecnologie discrete ma efficaci: sistemi di purificazione dell’aria, pavimenti radianti per il comfort termico, illuminazione LED che non disturba il riposo degli animali, app per monitorare il benessere durante il soggiorno.
Il futuro è inclusivo (e redditizio)
I numeri parlano chiaro: le strutture pet-friendly possono applicare maggiorazioni del 20-30% sulle tariffe, e il costo medio per ospitare un animale è di circa 25€ a notte. Ma non è solo business: è l’evoluzione verso un turismo più consapevole e inclusivo, che riconosce il valore del benessere di tutti gli abitanti – umani e non – degli spazi che progettiamo e gestiamo.
Le destinazioni più lungimiranti lo hanno capito: dai beach club con aree cani separate alle città che creano percorsi pet-friendly, dai treni che dedicano carrozze agli animali agli aeroporti che installano aree di sosta. È la democratizzazione del lusso sostenibile: non più privilegio di pochi, ma standard accessibile per chi sceglie di viaggiare responsabilmente non ricorrendo al “parcheggio” del suo animale in una pensione, o peggio ancora, all’abbandono.
Un invito alla rivoluzione gentile
Questa rivoluzione pet-friendly non è solo una moda: è parte di quel movimento più ampio verso un lifestyle più consapevole e inclusivo che sta ridefinendo il concetto stesso di abitare. Che sia una casa, un hotel o una cabina di aereo, ogni spazio può essere progettato per accogliere e rispettare tutti i suoi abitanti.
Candidature aperte per l’eccellenza
Se conosci strutture che incarnano questa filosofia del rispetto e dell’accoglienza intelligente verso gli animali, è arrivato il momento di farle conoscere. Il GIST Animal Travel Award 2026 cerca proprio queste realtà: hotel, resort, B&B e case vacanza che hanno saputo coniugare sostenibilità, eleganza e benessere animale senza compromessi.
Candida la tua struttura meritevole e contribuisci a costruire un futuro dove viaggiare con i nostri compagni di vita non è solo possibile, ma naturale come respirare. Perché il vero lusso del futuro sarà quello di non dover scegliere tra comfort, sostenibilità e amore per chi ci sta accanto – a due o quattro zampe che sia.






